A volte cado preda di curiosità immotivate che sorgono, improvvisamente, nella mia mente malata. Che non hanno motivo di esistere, che fino ad un istante prima non avevo minimamente calcolato. E poi qualcosa scatta, e quel fattore diviene il mio demone personale, che mi tormenta, mi stuzzica, non mi fa che deviare il pensiero verso di lui. E non sempre, anzi quasi mai, badate, si tratta di cose essenziali: dettagli, particolari, attimi, barlumi, soffi... Anche se forse, a volte, l'essenziale è nascosto proprio in ciò che non si mostra vistosamente, nei piccoli, insignificanti, atti quotidiani, nelle invisibili qualità di ogni giorno. Non siamo definiti tanto e solo dai nostri atti grandiosi, sempre che ne compiamo, non solo da ciò che lascerebbe la nostra memoria nella storia; quanti sono i nomi che ricordiamo dai libri di storia, quanti coloro che sono davvero vissuti in una determinata epoca, con i loro guai, le loro idee, i loro problemi, il loro essere?
La storia e la memoria son ben poco democratiche, ci fanno ricordare solo i grandi nomi, non tutta la quotidiana gente, i gesti piccoli, gli sguardi, i dettagli insignificanti ma tremendamente essenziali.
Questa considerazione va però ben oltre la curiosità di cui ho parlato inizialmente: una fissa che mi è presa verso metà luglio riguardo al cioccolato bianco. Io adoro il cioccolato, anche da mangiare semplicemente e naturalmente a morsi: una libidine senza fine, una consolazione, un compenso per tutto ciò che, inevitabilmente, può non andare... Un quadretto è sufficiente: lo gusto lentamente, quasi sensualmente, come qualcosa che non si ripeterà mai. E l'attimo di piacere è quasi assicurato, soprattutto se sto "conversando" con un buon cioccolato fondente.
Ho tuttavia delle prevenzioni verso il cioccolato bianco, con cui non son capace di conversare in momenti di vero godimento , che non è capace di trasmettermi la stessa inimmaginabile sensazione di esser-oltre. Neppure come ingrediente di un dolce mi piace granché: è troppo stucchevole.
Eppure, a metà luglio volli e assolutamente volli trovare una ricetta che prevedesse l'uso del cioccolato bianco. Curiosità e volontà sorte dal nulla, come un guizzo di luce.
Ovviamente ho fatto affidamento alla fedelissima ragnatela di Internet, approdando a una perfetta applicazione di quel meccanismo che Jacques Monod chiamò il caso e la necessità : intendendo cioé che il vagabondare totalmente a caso sul web, saltando all'impazzata da un blog all'altro, da un sito all'altro, senza seguire alcun criterio razionale, mi ha fatto reperire quella ricetta che è divenuta con le successive e ripetute realizzazioni (e i successivi e ripetuti apprezzamenti) una necessità che sovente si ripresenta sulla tavola di casa.
C'è un altro "dolce-da-colazione", a dire il vero, che è ancora più necessario e che ha assunto in casa un ruolo rivoluzionario pari a quello del pane senza impasto... ma di lui vi parlerò prossimamente.
Questa delizia che vi voglio proporre adesso l'ho scovata sul forum di Cookaround e l'ho un po' aggiustata ai gusti familiari (cambiando, a dir la verità, ben poco) e mi ha permesso di rivalutare enormemente il cioccolato bianco: il suo sapore addolcisce senza sgarbo, ma con una sfumatura vellutata, tutto quanto il dolce. Si coniuga perfettamente con le pesche, l'altro ingrediente chiave di questo plumcake che vi vado illustrando.
Sfondata ogni porta,abbattute le mura,è il cosiddetto Infinitola nostra vera clausura? ....
(Giorgio Caproni: "Res Amissa")
Plumcake con cioccolato bianco e pesche
Ingredienti
- 250 g di farina
- 2 uova intere
- 90 g di olio di semi (la ricetta originale prevedeva 125 g di burro: io preferisco usare l'olio, ma la stessa quantità era eccessiva: ho diminuito volta volta trovando la dose giusta in 90 grammi )
- 150 g di zucchero (com'è mia abitudine, io uso lo zucchero di canna)
- 250 g di yogurt bianco (intero o magro, differenza non fa... io ho sempre usato quello che trovo a disposizione in frigorifero)
- 100 g di cioccolato bianco
- 2 pesche (più frutta c'è più buono è! L'ultima volta ho usato le mie due pesche canoniche, ma una di esse era di dimensioni veramente poco canoniche... enorme! E il risultato è stato un plumcake più buono del solito... Quindi penso che possiate osare addirittura con 3 pesche, o per restar parchi con 2 e mezzo)
- una bustina di lievito per dolci
- zucchero di canna per spolverizzare lo stampo da plumcake
- eventualmente latte (io non ne ho mai avuto bisogno)
Procedimento: Preparate gli ingredienti. Tagliate il cioccolato bianco in pezzi piuttosto piccoli e metteteli, en attendant, in freezer (il cioccolato bianco ha la fastidiosa tendenza, più che gli altri tipi di cioccolato, e forse per il fatto di essere composto prevalentemente di burro di cacao, di squagliarsi tra le mani). Sbucciate le pesche e tagliatele a cubetti.
In quest'ultimo tentativo ho tagliato a spicchi metà di una delle pesche, in modo da adagiarli sulla superficie del plumcake una volta trasferito il composto nello stampo.
Ungete lo stampo da plumcake (io uso l'olio di semi) e, invece di infarinarla, cospargetelo, sia sulla base che ai lati, di zucchero di canna, che darà al dolce, una volta cotto, una crosticina croccante e invitantissima.
(questa preziosa indicazione viene da Anice Stellato, che ringrazio sentitamente per la dolce ispirazione, utilizzata più volte, ovviamente non solo in occasione di questo dolce qua)
A questo punto avete tutto pronto. Cominciate il lavoro!
Anzitutto sbattete in una ciotola lo zucchero con l'olio, fino ad ottenere un composto piuttosto cremoso e sofficioso.
Poi aggiungete le uova e sbattete ancora, a lungo, fino ad avere un composto spumoso e piuttosto sodo... io ho da poco imparato ad usare in queste fasi (fino a che non aggiungo la farina) le fruste che uso di solito per montare le uova, e questo velocizza un po' il percorso. Ma è fattibilissimo anche a mano (io fino a poco tempo fa usavo la forza delle mie braccia, senza affidarmi ad alcun marchingegno tecnologico )
Unite i 250 grammi di yogurt continuando a miscelare, poi aggiungete la farina setacciata ed il lievito. Usando un mestolo di legno (potete usarlo anche prima ovviamente... usando le fruste, io ho qui bisogno di sostituire lo strumento elettrico con il tradizionale mestolo) unitevi il cioccolato bianco estratto dal freezer e le pesche a dadini: tenete ancora quelle a spicchi. Mescolate con il mestolo dal basso verso l'altro, come si fa quando si inserisceono nel composto gli albumi montati a neve (è un suggerimento che ho trovato sul web_ e di cui, ahimé, ho perduto la fonte_ per non far andare tutta la frutta solo da una parte, tutta in fondo o tutta in cima a seconda di come lo si guardi... io seguo il suggerimento anche se non è che i risultati che mi abbia dato siano notevoli...).
Mescolate bene e se il composto risulta troppo sodo aggiungete un po' di latte (premura, questa, che però non ho mai dovuto seguire).
Trasferite il composto in uno stampo da plumcake e adagiate sulla superficie gli spicchi di pesca (quella diverrà la parte superiore del plumcake, ovviamente).
Cospargete la superficie del plumcake di zucchero di canna e infornart in forno preriscaldato a 180° C per 40 minuti.
Lasciate raffreddare, sformate dallo stampo... et voilà! Quale meraviglia per gli occhi e per il palato!
Questa dolcezza è ideale per rendere il risveglio quanto meno decente e preparare il corpo e lo spirito alle lunghe e ardue fatiche quotidiane...
E' una consolazione dolce per ogni cosa, ottima in ogni momento della giornata: un buon dolce da colazione, certo, ma anche un goduriosa e libidinosa merenda, o per un ghiottissimo dopo-pranzo (o dopo-cena).
Ed ecco come il cioccolato bianco trovò il suo riscatto in questa meraviglia... Lasciandovi con una dolce sfumatura striata di aroma pescato, vi auguro la buonanotte nella speranza di leggervi presto
un abbraccio
Giulia
da provare !
RispondiEliminabeh io direi che per la colazione della domenica è perfetto.........complimenti!!!!
RispondiEliminaanche io trovo un po' stucchevole il cioccolato bianco, ma nei dolci mi piace molto, e questo plumcake è veramente molto molto buono :)
RispondiEliminail tuo micione (o miciona?) è un vero amore, da strapazzare di coccole ^___^
baci
Fiorella
Carinissimo questo blog!!
RispondiEliminaMolto originale.
Io appassionato di cucina e filosofia mi ci ritrovo in questo mondo.
Il cibo ragionato è stato il mio primo pensiero.
Uno stile di vita.
Ti metto fra i miei preferiti.
Ciao
Lorenzo
Che bel plum cake!!!! che tenerone il tuo gattino :) pasquy
RispondiEliminaGrazie, per essere passata da me e per condividere con noi le tue belle passioni, molto bello il tuo blog, complimenti!!
RispondiEliminabuonissimo questo plumcake!! non c'è di meglio che fare colazione con quello preparato con le proprie mani! ciaoooooooooo
RispondiEliminaMammmmmma, che buono!!!!!
RispondiEliminaInserita in Bloggattaro, perdona il ritardo!
RispondiEliminaMiao! =^.^=
(E ora vado a commentare "personalmente" un tuo vecchio post)
Io amo molto il cioccolato bianco nei dolci, non mi dispiace nemmeno mangiato da solo... Ma davvero tu riesci a farti bastare un solo quadretto?! Se io inizio a mangiare cioccolato non finisco più!
RispondiEliminaSei come una mia carissima Amica, io non mangio dolci in genere, ma quando sono in Sua compagnia mi è impossibile non mangiare cioccolato, anche Lei come Te , lo adora :)
RispondiEliminaBuona la Tua ricetta, "raccontata" in modo originale, la sperimenterò ;)
Ciao
Francesca
@marsettina: Grazie della constatazione... E' un piacere che il mio piccolo, umile, plumcake abbia destato il tuo interesse ;-)
RispondiEliminaA presto
un abbraccio
@Masterchef: Ciao Tiziana, e grazie per il commento... E' perfetto per la colazione della domenica (ho postato di sabato in effetti...), ma anche del lunedì, del martedì, del mercoledì etctetera etcetera etcetera ;-)
Grazie di essere passata di nuovo
un abbraccione
@FeF: Mi fa piacere tu abbia apprezzato il plumcake, nonostante la presenza dello (stucchevole, concordo) cioccolato bianco. Come ho già specificato, qui amalgama perfettamente nel tutto. Un giorno ho voluto/dovuto (non c'era cioccolato bianco e volevo assolutamente fare questo plumcake) usare il cioccolato fondente (che, come hai letto, adoro!)... ma l'effetto non era per niente lo stesso, e la mia preferenza va, curiosamente, alla versione con cioccolato bianco.
A presto e grazie del commento
un abbraccio
P.S.: devo confessarti che il micione non è mio... l'ho "preso in prestito" da un sito internet dove ci sono tante fotine con gli animali abbracciati e nelle pose più strane. Ma ora che mi ci fai pensare anche le mie bestiole spesso si mettono in pose strane e curiose... quindi potrei inserire a coda delle foto con loro, sarebbe più onesto e più carino. Grazie dell'idea! :-)
@logos nella nebbia: Anch'io mi appassiono sia di cucina che di filosofia (non a caso studio filosofia all'università...), e il loro connubio per me è vincente. Mi piace il tuo riferimento al "cibo ragionato", e mi piace il tuo blog a cui spesso fo una capatina...
Grazie della visita e del commento
a presto un abbraccio
@Pasquy: Ohi, grazie dell'apprezzamento per il plumcake ^_^
Per la questione-gatto ti rimando al P.S. fatto ad FeF
un abbraccio e a presto
@blunotte: Grazie a te per essere passata da me! :-) E sinceramente ti ringrazio dell'apprezzamento per il blog nel suo complesso
spero di rivederti presto
un abbraccio
@Federica: Ciao ^_^ Concordo, la cosa migliore è mangiarsi un bel dolcetto fatto con le proprie mani. A me tra l'altro i plumcake comprati non sono mai piaciuti. Ma questo (e anche altri che si sono alternati sulla tavola in casa, sempre frutto del lavoro culinario mio o di mia madre) è tutta un'altra cosa e ha tutto un altro gusto!
Grazie del commento
un abbraccio
@mariella: Che posso replicare al tuo carinissimo commento? Eh sì, anche secondo me è davvero buonissimo...
@I Gattari: Macché ritardo, non preoccuparti! Grazie di avermi inserita piuttosto ^_^
A presto e a nuove notizie miagolanti
un abbraccio
@Dolcetto: Be', riesco a fermarmi adesso dopo anni di pratica ;-) e di attenzione spasmodica, quasi maniacale, per la dieta (nel senso di regime ipocalorico...). Adesso riesco a gustarne un solo quadratino concentrandomi sull'unicità e sulla specialità di quell'istante... ma c'è voluto molto, molto, molto esercizio e tanto autocontrollo ;-)
Grazie di esser passata di qua
un bacetto
a presto
@Francy274: Mi piace la tua amica... e anche tu che ti fai giustamente contagiare ;-)
Grazie Francesca di voler sperimentare questa ricettuzza... spero la gradirai, nonostante la tua disarmonia con i dolci.
a presto
un abbraccio
ciao e grazie di essere passata a trovarmi, non conoscevo il tuo blog, è molto carino!!! questo plumcake ha un bellissimo aspetto, sicuramente è da provare! a presto.
RispondiEliminaComplimenti!!!IO adoro colazioni con plumcake e ciambelle!!!Segno sicuramente gli ingredienti!.....Che dolcezza il gatto!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Giulia, la torta ciocco-pesche è di quelle semplici e piacevolissime che mettono di buonumore al mattino... Dunque grazie per la ricetta (e per le tue variazioni in alleggerimento: sempre un bene!). E per questi post che ci nutrono lo spirito... A presto
RispondiEliminaSplendido cake e bellissimo blog: ora ti seguo anch'io, complimenti!
RispondiEliminaGiulia, grazie per essere passata dal mio blog. E che buono questo plumcake! A presto
RispondiEliminaOla Giu, lindo seu blog - estou seguindo-o
RispondiEliminafaça o mesmo - visite meu blog se gostar - siga-o
ps - Um bom conselho levanta uma família
Questo plumcake si presenta bene; deve essere proprio buono.
RispondiElimina@Micaela: No, grazie a te di aver ricambiato la visita :-) Mi piace molto il tuo blog, è davvero simpatico e ricco di idee. Grazie per i complimenti al plumcake, confermo che è gradevolissimo e piacevole, in qualsiasi momento della giornata.
RispondiEliminaUn abbraccio
@marifra79: Grazie! ^_^ Io adoro anche il più "vile" pane e marmellata, ma plumcake e ciambelle tramutano la colazione in una sorpresa e una goduria sempre nuove. E' incredibile come ogni volta, ogni plumcake che preparo usando gli stessi ingredienti sia impercettibilmente diverso dal precedente...
un abbraccio a presto
@sabrine d'aubergine: Ciao! Sono contenta di riaverti tra le mie pagine... Non so se la mia è una vera variazione "in alleggerimento", anche se ci tengo a proporre ricette che, nella loro golosità, tengan sempre di conto della linea ;-)
E' un piacere leggerti
a presto un abbraccio
@Barbara: Ma grazie, sei gentilissima! Sono contenta ti piacciano sia il plumcake che il blog... non sempre una buona ricetta rende buono il blog nel suo complesso, e son felice che tu mi abbia apprezzato sia nella ricetta particolare che nel blog totale. Un bacione a presto
@Maurina: Come son solita dire, grazie a te per aver ricambiato! :-) Cerco di trovare ispirazioni varie in blog di chi, senza dubbio, ne sa più di me, o ha più pratica di me (la mia pratica è minima, anche se ormai non posso più dire sia "quasi inesistente). Spero di rileggerti presto, un bacio
@Luiz Clédio Monteiro: Thanks for your visit to my blog. I saw yours, it's interesting.
See you soon
@Sebastiano: Ciao! Ho visto nel tuo blog che ti interessi di studio filosofico.teologici e di bioetica... e con queste credenziali, che posso dirti? è un vero piacere averti tra noi...
Ti ringrazio per l'apprezzamento del plumcake... fidati, ritengo che, nella sua semplicità, meriti più di un'occhiata ;-)
A presto
Giulia