"Perché una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile"

(Luigi Pirandello)

mercoledì 14 ottobre 2009

C'è qualcosa di quasi-rosso nei miei pensieri.... e non parlo solo della mia coscienza politica: i panini con la barbabietola. E oltre, l'appello per i gatti di Gabbi.

Non riesco a capire l'Italia... sempre che abbia un senso parlarne come di Italia, in questa epoca di particolarismi, di quasi-trionfo della Lega Nord. Ma dal momento che, a livello internazionale, abbiamo senso come Italia, e che il Governo risponde di tutta quanta la penisola, ripeto che non riesco a capire l'Italia.
.... a ben pensarci, non sembra buffo personificare un pezzo di terreno, di rocce, di fiumi, d'erba?
Non c'è niente da capire di parte di un continente.
E probabilmente la mia difficoltà deriva dalla non-comprensione di chi vive in Italia, di quelli che per ora si definiscono italiani. O forse, ancora di più, di quelli che pretendono di rappresentare gli italiani. Non amo Silvio Berlusconi, e su questo siamo chiari, e ogni giorno mi chiedo, in un domanda ossessiva sempre ritornante, come una maggioranza (o comunque una percentuale tale da averlo portato al Governo) di italiani possa simpatizzare e parteggiare per una persona del genere... una persona che non ha niente della personalità del "politico", che è entrato in politica perché era un farabutto e che farabutto rimane, nonostante il suo falso sorriso e le sue battute sempre e comunque fuori luogo. Berlusconi mi sembra, più ancora che gli altri, la negazione totale di ciò che un politico è.
Ma il mio discorso d'apertura è più generale. Perché è la classe politica italiana nel suo complesso a lasciarmi con l'amaro in bocca. 
Da una parte c'è lui, il Silvio, con tutto quello che di anti-politico rappresenta, votato solo ai suoi interessi e ipocrita nel negarlo, pronto ad affermare una cosa e a negarla l'attimo dopo, a fare battutine "simpatiche" presso gli altri leader politici europei (che ne sono anche alquanto imbarazzati ), a intrecciare tresche con escort e con minorenni... affiancato dalla Lega Nord e da Bossi con il suo sciatto (ma a quanto pare efficace) populismo, si pensi alla sua ormai storica dichiarazione di "avercelo duro" (e io mi son sempre chiesta, ma ce l'hanno duro anche le donne della Lega? )... al punto che il migliore di tutta la tresca al governo è Fini. In un certo senso lo stimo,  nonostante la divergenza totale di idee politiche, perché lo trovo davvero un politico... mica come Silvio .
Ma dall'altra ci sono gli altri...! L'opposizione che non si oppone, il PD silente e lacerato dalle sue diatribe interne, attaccati al loro "seggiolone", al loro posto al potere, e molto contenti di averlo conquistato faticosamente. Il PD che sta provando ad unire anime discordanti e dissidenti e che spreca tutte le energie per sedare i contrasti interni... e che non si oppone davvero. Riconosco anche il ruolo, positivo, dell'Italia Dei Valori, ma ne so così poco che preferisco non addentrarmi nella trattazione di questa... però mi è sempre sembrata più pronta a opporsi a questa sorta di dittatura ammorbidita che il regime-Berlusconi ci sta preparando...
Ci sta addormentando il cervello, la coscienza, distorcendo la verità e parlando quasi di una dittatura mediatica della sinistra... solo perché è ancora concessa la libertà di espressione e di opinione anche di chi ha l'ardire di contraddirlo e pensare diverso da lui!
L'opposizione mi sconforta, ma Silvio Berlusconi mi imbestialisce. Lui, e quella percentuale che gli vuol credere... perché qualcuno che in lui ci crede e che in lui confida c'è, ci dev'essere, se no quello non sarebbe al governo...
 Ho definito la mia coscienza politica quasi-rossa, in un abbastanza banale riferimento al comunismo... anche se mi rendo conto che, in comune con il comunismo ortodosso, da Marx in poi, o anche con la sua concreta realizzazione politica (l'URSS, Cuba, la Cina etc...), ha ben poco. E' inesatto dire che sono comunista, perché in senso ortodosso, scolastico, appunto, non lo sono. Non credo nello statalizzare tutto, o nell'abolizione della proprietà privata, anche se condivido l'idea, già espressa da Marx, che il sistema capitalistico non può e non potrà sopravvivere in perpetuum... prima o poi, il nostro mondo "capitalizzato" ci crollerà addosso. 
Forse, la mia idea di "comunismo", che mi induce a definirmi tale, in una certa misura, è un'idea spuria di comunismo, un'idea che ne mette in rilievo quegli elementi morali, sempre enunciati ma mai concretamente realizzati, della maggiore uguaglianza, della maggiore giustizia, dell'abolizione dei soprusi, dell'oppressione, degli sfruttamenti... di una condizione in cui "da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni", in cui ognuno darà secondo le proprie capacità e avrà secondo i propri bisogni.
Per questo ho definito, e definisco, la mia coscienza politica quasi-rossa, come se avesse ancora senso, visto il deprimente panorama politico dell'Italia berlusconiana...
E quasi-rossa, anche se con una maggiore aspirazione rivoluzionaria, quanto meno nell'ambito della percezione sensoriale, è ugualmente l'idea culinaria di stasera. L'idea originale non è mia... viene da un periodo, due anni fa, in cui la mia creatività e intraprendenza culinaria, ancora a dire il vero piuttosto carente, era del tutto assente... e anche adesso, a dire il vero, oso ben poco in preparazioni come lievitati e impasti del pane.
L'idea mi viene dal blog Zenzero&Cannella... uno dei primi, se non il primo in assoluto, blog a cui mi legai in un rapporto di frequente consultazione, perché trovavo le sue idee davvero intriganti e creative. Allora più di adesso ignoravo cosa fosse la barbabietola, e comunque non l'avevo mai maneggiata... e l'idea di inserirla nei panini mi aveva quasi esaltata. In realtà ho lasciato per anni che la produzione effettiva e reale fosse realizzata da mia madre, limitandomi, io, alla proposta teorica e alla mangiata finale.
Solo nel luglio di quest'anno mi sono cimentata nella realizzazione effettiva, e posso riportarvela come esperienza vissuta e provata, e non indirettamente .
Questi panini non assumono un colore rosa, come era nelle intenzioni dell’autrice, né rosso-rosso né violino (mi sembra a questo proposito di citare una scena di un film di Totò, “Totò e le donne“… se qualcuno di voi l’ha visto magari intuisce a quale mi riferisco); ma hanno indubbiamente una loro tintura particolare, oltre che un gusto delicato e peculiare ed una meravigliosa sofficiosità che penso attribuibile alla barbabietola (lo stesso effetto sofficioso lo da' nella torta con cacao, barbabietola e cioccolato bianco che ho postato mesi fa).
L’unico inconveniente è che l’impasto resta appiccicosissimo e bagnato: al momento in cui bisogna formare i panini prima di cuocerli è necessario ingaggiare con l’impasto stesso una sorta di lotta di volontà. Il risultato finale poi è ben pregevole, ma mi sembrava corretto indicare questa difficoltà nella formazione dei panini… così che poi non veniate a minacciarmi perché avete passato atroci minuti a litigare con un impasto violaceo e bagnaticcio. 



Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Betty "Basta Un Poco di Lievito"





Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri
(Giorgio Gaber: "Qualcuno era comunista")




Panini con la barbabietola







Ingredienti
  • 210 ml di acqua
  • 120g di  farina bianca
  • 150g di farina di grano duro (io ho usato la farina di semola…)
  • 80g di farina manitoba
  • 70g di barbabietola lessata e frullata (io ho usato le barbabietole precotte comprate nel supermercato… alla Coop mi sembra… Quindi non ho avuto bisogno di lessare e mi sono limitata a frullare)
  • 7g di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaino e ½ di sale
  • 1 cucchiaino e ½ di zucchero
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva


Procedimento: Mescolate le farine, l’olio e il sale. Intiepidite l’acqua in cui avete messo lo zucchero e scioglietevi il lievito. Aggiungete il composto liquido di acqua, zucchero e lievito alle farine.
Impastate bene in modo da ottenere un impasto morbido ed elastico. Aggiungete alla fine la barbabietola frullata.
Coprite l’impasto e lasciatelo lievitare, coperto e in luogo tiepido, per due ore.
Trascorse le due ore armatevi di pazienza (e, se è il caso, anche di un po’ di farina per aiutarvi a maneggiare l’impasto bagnaticcio) e, con l’impasto lievitato, formate dei panini della forma che preferite… io ho ottenuto dei panini di forma tonda (o che così pretendeva di essere ) del peso di circa 88-90 grammi l’uno.
Trasferiteli su una teglia da forno rivestita di carta forno e cuocete a 230° C per 15 minuti circa.
Si mantengono belli morbidi anche nei giorni successivi .

















Spero che questo curioso impasto, che stupisce e ammutolisce i commensali quando gli si rivela l'"ingrediente segreto", possa compensare il delirio pesudo-politico fatto in apertura... 

Dopo questo lungo periodo di silenzio, vi saluto con un abbraccio e vi auguro una bella notte e una buona continuazione di settimana.


un abbraccio


Giulia



















Non ve ne andate però... non ve ne andate subito. Mi ritaglio questo ultimo squarcio per trasmettere un appello lanciato dalla Mercante di Spezie sul suo blog: un appello in cui chiede il nostro aiuto per riuscire a salvare dei micetti nella frazione di Gabbi (nel comune di Chialamberto, in provincia di Torino), abbandonati a loro stessi, lasciati a morire di inedia e in condizioni disperate. La Mercante chiede di inviare al sindaco una mail di protesta perché faccia qualcosa e non lasci questa colonia a morire. L'indirizzo a cui spedire la mail, in cui è necessario specificare che si sta parlando della frazione di Gabbi, è chialamberto@reteunitaria.piemonte.it.
La cosa è spiegata meglio, e corredata dalle foto delle condizioni devastanti in cui viveva uno dei gattini che è stato però raccolto e curato, sul blog della Mercante di Spezie.
Mi sembra sia una bella dimostrazione della cosiddetta "umanità" aderire a questo appello e a questa protesta. 
Con quest'ultimo soffio e questa richiesta di aiuto, vi saluto davvero e chiudo questo post, sperando di leggervi presto 

 




19 commenti:

  1. Mi piacela tua dissertazione sul panorama politico odierno e sulla tua coscienza quasi rossa che, peraltro, condivido.Più cinicamente (forse) mi spiego come quello lì ci rappresenti (ahimé, ahinoi!): e cioè grazie a una maggioranza disinteressata al bene comune e molto interessata al bene proprio e una larga fetta di persone anziane (purtroppo come mia madre) che vedendo molta televisione (e soprsattutto rete 4) si formi l'idea di un povero perseguitato che voleva dare un milione di posti, ma glielo hanno impedito! Il resto siamo ben poca cosa... come ben poca cosa sono chi dovrebbe rappresentarci nell'opposizione a costui!
    Per il resto non mi posso consolare nemmeno con il tuo pane rosso sbiadito (ma si intona perfettamente al clima!) perché essendo l'impasto molliccio e appicicosino di suo, non oso immaginare cosa ne verrebbe fuori con la farina senza glutine che sono costretta ad usare!
    Quanto ai gattini, mi sembra una protesta civile, che, quindi, rimarrà inascoltata. Per quanto mi rigurda ho però salvato (o meglio i miei figli mi hanno costretto a salvare) un gattino... Ma questa storia l'ho raccontata già nel mio blog e non ti tedio oltre!

    RispondiElimina
  2. Se potessi abbracciarti lo farei di corsa!!! ;-)
    Grazie grazie grazie anche a nome di tutti i micetti di Gabbi!!!

    RispondiElimina
  3. ti raccondo un episodio avvenuto ieri sera. mia figlia studiava storia, precisamente gli elementi che compongono la civiltà, arrivata a "Governo" c'era scritto che il governo lo sceglie il popolo, lei me lo ha fatto notare e poi mi ha chiesto (evidentemente influenzata dai miei commenti) "mamma, noi perchè abbiamo scelto Berlusconi?"

    RispondiElimina
  4. Sulle barbabietole non mi pronuncio: so a malapena fare il caffè.
    Nè mi pronuncio su mr. B. per non beccare denunce; sottoscrivo comunque quanto tu scrivi su di lui.
    Riemerge, purtroppo, una visione neo-medievale della politica, in base alla quale il monarca, pardon, il premier considera ogni critica al suo operato reaato di lesa maestà.
    Sul comunismo... anche su quel tema mi associo a quanto hai scritto.
    L'essenza del comunismo è, infatti, non solo la sostituzione al capitalismo di un nuovo sistema economico-sociale, ma la costruzione di un UOMO NUOVO.
    Ciao.

    RispondiElimina
  5. Ci sono capitata per caso ma il tuo post mi è piaciuto molto e il tuo pane altrettanto.
    Ti seguirò ancora.
    Ciao.

    RispondiElimina
  6. completamente d'accordo con te, anche sulle barbabietole, che in cucina sono un meraviglioso trucchetto per fare ogni cosa (anche io ci ho fatto delle crepes viola). quello che ho capito circa il perchè agli italiani piace essere rappresentati dall'"innominato" (che è già troppo nominato, non gli voglio dare la soddisfazione), è che forse per loro (io mi dissocio) lui è la vera immagine del furbo, del self-made man che dal niente ha creato un impero e chissene importa se per farlo è ricorso a sotterfugi, reati e quant'altro. perchè qui va tutto un po' così, vince il più furbo.

    RispondiElimina
  7. Un colorino delizioso ....

    RispondiElimina
  8. Condivido pienamente la tua riflessione. L'amaro in bocca causato dalla nostra politica ormai è una costante.
    Belli i panini, eppoi io adoro la barbabietola in tutte le versioni! Sarà per il colore???

    RispondiElimina
  9. Ciao sono il nipote di Catia, l'autrice del blog: "la buona cucina di ketty". Mi ha accennato di te ieri a pranzo, in quanto sei sostenitrice del suo blog, perché pare che condividiamo molte cose.
    Mi sto laureando (triennale) in filosofia, sono vegetariano e adoro cucinare! Una bella coincidenza!
    Ciao, un abbraccio

    RispondiElimina
  10. ...già perchè abbiamo scelto Berlusconi?????...coscienza quasi rossa anche io ...come i tuoi panini....Passa da noi c'è un regalo tutto per te! un caro saluto!

    RispondiElimina
  11. @fantasie: Buonasera ^_^ A me piace molto il tuo commento, di cui, in colpevole ritardo, ti ringrazio sentitamente. Condivido ogni parola della tua replica politica, cui potrei aggiungere, forse, solo la non voglia di molte persone di guardare in faccia la realtà, i problemi, di rendersi conto di chi è colui che ci governa (nella canzone mi sono fatto da solo il popolo italiano è dipinto come un gruppo di persone che va al lavoro “sognando villazze e pensioni da re”), e di lasciarsi cullare dai suoi ipocritici discorsi, dalle sue false promesse. Inoltre, come dice Patapata in qualche commento sotto al tuo, Berlusconi incarna l’immagine del furbetto che, a dispetto delle leggi, è riuscito a fare i propri interessi e a effettuare una certa scalata sociale: ho notato che spesso molti sono animati, quasi rosi, da un’invidia verso quel tipetto là, come se volessero, o volessero aver potuto, essere al suo posto.
    I miei panini rossi posson consolare ben poco, e non solo perché il loro pallore ricorda perfettamente, e quasi volutamente, il clima politico, ma mi spiace che il loro tentarli ti sia precluso… Non conosco la farina senza glutine, ma se tu mi dici che l’”appicicosità” sarebbe peggiorata, allora è meglio, forse, che ti volga verso altre ricette. Son quasi ingestibili con la farina con il glutine, non oso immaginare una situazione peggiore! O_O
    Per i gattini… sì, hai ragione, la protesta è civile e probabilmente sarà ignorata. Ma qualcosa dovevo pur fare, e farlo non costa niente! Invece ho da lodare te per il tuo salvataggio (imposto dai figli) dei gattini. E se tu l’avessi raccontato, non mi avresti affatto tediata. Ma correrò a ricercarlo e a leggerlo nel blog
    Grazie del commento
    Un abbraccio

    @Lory: Ciao! Sono felice del tuo entusiasmo… Come ho detto sopra, era una cosa che penso andasse fatta, per dimostrare che l’essere umano non è sempre così bestia. (spero che le bestie tirate in ballo non se ne offendano). E’ passato qualche tempo da quando ho postato la ricetta, spero che la sensibilizzazione sulla condizione dei micetti di Gabbi abbia sortito un qualche effetto.
    Un abbraccio e buona notte

    @pinar: Tua figlia è un genio! Anche se Berlusconi non è proprio “Il Governo” (sarebbe dargli troppa importanza)… La sua osservazione solleva una domanda che mi pongo e che ancora, non trova risposta: “Perché quello è ancora là?”
    Grazie del commento
    Un abbraccio

    @riccardo ucheddu: Cominciando dal caffé arriverai molto lontano… Bisogna cominciare dalle cose semplici prima di inerpicarsi in questioni più complesse anche a livello culinario ;-)
    La tua concezione della visione neo-medievale della politica è interessante perché maledettamente rispondente a verità: è vero, ogni “attacco”, offesa o critica al Silvio sono interpretati come delitti di lesa maestà. Si pensi a quell’affare del gruppo di Facebook; forse di cattivo gusto, come ce ne sono tanti su FB (che emanano messaggi anche moralmente peggiori di incitare all’uccisione di un farabutto… per quanto l’omicidio sia sempre sbagliato…)
    Grazie del commento, un abbraccio forte


    Giulia

    RispondiElimina
  12. @chabb: Ehi, sono contenta che il post e il pane ti siano piaciuti tanto da indurti a seguirmi… Mi spiace che in questo periodo non riesco ad aggiornare e a interagire frequentemente come vorrei, perché tra impegni “mondani” e sociali e il lavoro per la tesi che si è fatto più intenso (oltre a una poderosa mia capacità di perder tempo) non trovo mai uno spazio per condividere le mie ricette, se non troppo raramente :- ( Spero comunque di riaverti sulle mie frequenze al prossimo aggiornamento. Un bacio e buona notte

    @Patatpata: Ciao… Che bella l’idea delle crepes viola, davvero intrigante! Come le hai inserite le barbabietole nell’impasto per crepes? Ce l’hai sul blog la ricetta? Ti ho citato nella risposta al commento di fantasie, perché condivido totalmente la tua argomentazione del furbetto. E’ stato un piacere leggerti… spero a presto…
    Un bacio

    @Maurina: Ciao e grazie! Anche se il rosso pallido rimanda dolorosamente alla nostra pallida e esausta “sinistra” (sempre che abbia ancora senso parlare di sinistra a livello politico, in Italia…), a questi panini è un colore che dona assai. E anche il sapore è meritevole di considerazione ;-)
    Grazie del commento
    Un bacio

    @Lisette: Ciao! Accolgo con vero piacere il tuo commento :- ) e ringrazio sentitamente. Mi fa piacere tu trovi bello il pane anche perché il farlo comporta una certa fatica fisica ed è gratificante sentirsi riconosciuti per la fatica fatta ;-) Scherzi a parte, grazie davvero!
    Un bacio e a presto

    @Bianca: Grazie per il tuo commento. L’amaro in bocca è una costante ineliminabile, al punto che colpevolmente, a volte, preferirei non sapere, o cerco di non sapere. Ma è difficile, e inoltre scorretto.
    Mi piace come hai chiuso meravigliosamente il tuo commento, parlando della barbabietola: “Sarà per il colore?”
    Grazie davvero!
    Un bacio

    @andrea: Ciao nipote di Catia ;- ) Leggo con vero piacere il tuo commento. E’ sorprendente questa serie di interessanti punti in comune: dove studi filosofia? Quali sono i filosofi che preferisci, le teorie o le argomentazioni più in linea con te?
    E che bello, ti piace cucinare! Non è una passione frequentissima nei ragazzi, ed è piacevole sapere che tu invece ne sei appassionato :- )
    Mi auguro di riaverti presto da queste parti
    Un abbraccio

    @Irene: Ciao e grazie! Grazie del commento, della tua confessione di “coscienza quasi rossa” e del premio di cui mi hai ritenuto meritevole. Come ho detto, ho poco tempo per aggiornare, ma al più presto lo pubblico sul blog. Grazie ancora ^_^
    Buonanotte cara e un bacio

    Giulia

    RispondiElimina
  13. ma che idea fantastica! non Berlusconi.....il pane!!!!

    RispondiElimina
  14. Io rimango sempre più affascinato dai tuoi post.
    Questo mix " gustoso " di filosofia, politica, cucina.
    Mi viene da pensare che di queste tre cose pochi italiani ne apprezzino veramente il significato, diciamo almeno la metà italo - berlusconiana.
    Io so però che di queste tre delizie dell'umanità non se ne può fare a meno.
    Lorenzo

    RispondiElimina
  15. @LAURA: Ciao. Se Berlusconi fosse un'idea, e quindi potenzialmente non esistente, in verità sarebbe davvero una bella cosa ;-) Comunque era inteso che l'approvazione era riferita ai panini... sono contenta che ti piacciano.
    Buona serata
    un abbraccio

    @Lorenzo: E io rimango sempre più ffascinata dai tuoi commenti. Mi fa davvero piacere che tu apprezzi il mio melange di argomenti... in fondo è così naturale, la realtà non è che un complicato intrecciarsi di piani e di questioni differenti, forse, allo stesso modo, anche il discorso che vuol parlare della realtà ;-)
    Scherzi a parte, grazie del riconoscimento e del commento. Sottoscrivo riguardo a quanto hai detto sulle tre delizie dell'umanità (cucina, filosofia, politica)
    un abbraccio
    a presto


    Giulia

    RispondiElimina
  16. Scopro il tuo blog solo ora, e mi stupisco di come siano più rosa dei miei questi panini, almeno esteriormente! Mi dispiace tu abbia dovuto lottare con l'impasto, in genere un pò di farina in più aiuta parecchio a formare i panini. ;)

    RispondiElimina
  17. @Pip: Ma lo sai che mi emoziona essere commentata dall'autrice della ricetta? :) Per il rosa dei panini, merito è anche di Photoshop ;) (scherzo ovviamente, le creature panose avevano un bel colorito rosato anche senza intervenire con l'editing fotografico).
    Ho dovuto per forza aggiungere la farina, come noti tu... e la bontà dei panini compensa pienamente il fatto che l'impasto era venuto un po' bagnato (per fattori numerosi, vari ed eventuali che coinvolgono sempre le produzioni lievitate: l'umidità, la temperatura, il tipo di farina, lo "stato" del lievito etc)
    Ti ringrazio sinceramente e affettuosamente del commento e ti auguro un buon week end, sperando (o augurandomi di) rileggerti presto :)
    Un abbraccio

    Giulia

    RispondiElimina
  18. Giulia, fa piacere a me vedere chi, non solo mi dice di aver provato le mie ricette, ma le sperimenta e le fotografa con successo (nonostante le difficoltà)!
    Al di là delle idee politiche (che non condivido ma largo alla libertà d'espressione d'idee) mi piace molto come scrivi. Ti ho linkata. ^_^

    RispondiElimina

Ogni commento, ogni osservazione, ogni domanda è una traccia di voi che resta nel mio blog e nella mia mente, e per me motivo di gioia e soddisfazione. Per questo e non per altro chiedo la moderazione per tutti i commenti che ricevo, per non perderne nemmeno uno... ^_^

Job Posting

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails