"Perché una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile"

(Luigi Pirandello)

mercoledì 10 novembre 2010

Bloggers contro l'omofobia con l'iniziativa "Metti un finocchio a cena... buon appetito Mr. B.!" Contro i problemi di digestione offro un caldo infuso di finocchio, accompagnato da dolci biscotti di pasta frolla



Il finocchio, cosiddetto Foeniculum vulgare, è una pianta erbacea mediterranea appartenente alla famiglia delle Apiaceae e delle Umbelliferae, di cui fanno parte anche la carota, il sedano, il prezzemolo, il cumino. Usato in cucina con l'utilizzo di tutte le sue parti (le foglie, il bulbo, i frutti), ha un sapore tendente al dolce e fortemente aromatico.
Per curiose traversie che spesso interessano i vocaboli (questa del "finocchio" non ne è che un esempio), il termine "finocchio" è stato usato per indicare il maschio omosessuale, o gay, o frocio: quest'uso pare sia piuttosto recente (così almeno è attestao nella pagina internet specifica de La gaya scienza), dal momento che non se ne trova testimonianza scritta prima del 1863,  in cui apparve nel 'Vocabolario dell'uso toscano' di Pietro Fanfani (Barbera, Firenze 1863).
L'uso del termine "finocchio" come sinonimo (in senso dispregiativo) di "omosessuale" è recente e ha origine toscana: si è diffuso nel resto di Italia nel periodo post-unitario (più al Nord che al Sud, perché qui gli si preferisce termini come "frocio" o "recchione") grazie ad alcuni scrittori toscani (come ad esempio Prezzolini) che lo utilizzarono nei loro scritti.
Ancora oggi "finocchio" è termine che si identifica con la persona omosessuale... e, oggi come allora (cioé più di 100 anni fa, quando fu usato per la prima volta), non ha e non vuole avere un valore moralmente neutro ma è significativamente, specificamente, volutamente, usato per denigrare, offendere, discriminare. 
Ai nostri occhi è quasi ovvio che un omosessuale sia giudicato - come minimo - diverso e quindi escluso e che la denominazione stessa di "omosessuale" sia un marchio con cui la persona in questione deve convivere; ma se ci si pensa un attimo l'ovvietà non è così ovvia (scusate la ripetizione ).  
L'orientamento (omo)sessuale non è ovviamente, spontaneamente, automaticamente, naturalmente equivalente a motivo di discriminazione... lo è venuto ad essere, forse, quando è stato imposto come normale il rapporto eterosessuale procreativo (scusatemi per gli ovvi e scontati riferimenti al pensiero ecclesiastico-cristiano) e quindi come deviato, condannabile, sbagliato e innaturale ogni altro rapporto.  (innaturalità tanto sbandierata ancora da chi condanna l'omosessualità e che evidentemente ignora i vari studi etologici che hanno mostrato la presenza di comportamenti omosessuali in molti animali diversi dall'essere umano)
Forse è nella natura sociale umana tendere a creare una cerchia di "simili", di "uguali" in cui i membri si riconoscono reciprocamente ed escludono fino a discriminare quelli esterni alla cerchia: ogni aspetto può essere, in teoria, causa e motivo di discriminazione, dall'appartenenza di specie al genere al colore della pelle alle preferenze sessuali. Dare a qualcuno del "finocchio" significa fargli presente che lo si vuole escludere dalla cerchia "normale" degli eterosessuali, facendogli presente la sua (presunta) estraneità dalla cerchia dei "simili" di cui è così confortante far parte.
"Finocchio" dalle mie parti è una delle prime offese che suonano sulle bocche dei bambini... è un'offesa infantile, quasi ingenua, quasi tenera, del bambino che, col tempo, evolverà anche linguisticamente l'offesa stessa, passando al "frocio", "gay", giudicate interiezioni più adulte e meno edulcorate.
Ma il finocchio è, anzitutto e primariamente, un'erba usata in cucina: non è primariamente un modo per etichettare, escludere, offendere, discriminare una persona che prima di essere omosessuale è anzitutto un individuo umano con i suoi pregi e i suoi difetti, le sue virtù, le sue bellezze, i suoi meriti e che, dopo di questo, si innamora delle persone del suo stesso genere sessuale e non di persone del genere opposto.
Discriminare gli omosessuali (i froci, i gay, i finocchi) per le loro preferenze sessuali è grave e immotivato come discriminare le donne per il loro genere di appartenenza, come discriminare gli uomini di colore perché hanno la pelle nera, i diversi semplicemente perché sono diversi da noi. Anche una volta che la diversità sia fondata su evidenze di fatto (è un dato, ad esempio, che l'uomo sia diverso dalla donna), ma anche se dipende da una scelta individuale, non è ammissibile che questo giustifichi, fondi o supporti una qualche discriminazione, un diverso giudizio e trattamento morale: nell'ovvio rispetto reciproco, è necessario affermare la libertà di fare e di essere ciò che siamo o ciò che vogliamo essere: nessuno può permettersi di dedurre dal mio essere donna, dal mio essere omosessuale, dal mio essere semplicemente diverso da ciò che tu stesso sei, una differenza di trattamento. La differenza di fatto (o di scelta) non può e non deve tradursi in differenza morale.
 Per questo mi unisco con piacere all'iniziativa indetta da Gaia e da Madama Bavareisa in reazione all'ennesima affermazione del nostro presidente del Consiglio che ha la ghigna (uso un termine toscano perché ritengo che renda meglio di altri la sfacciataggine di quell'energumeno) di mettere sullo stesso piano il suo "atto di carità" (perchè lui, si sa, è uno che aiuta chi ha bisogno, soprattutto se ragazza e preferibilmente minorenne ) verso la marocchina Ruby con la pratica dell'omosessualità: "meglio essere appassionati di belle ragazze che gay", ha detto quello stesso uomo che, di fronte alla domanda di una ragazza sulle difficoltà dei lavoratori precari replicò "si trovi un marito ricco"... quell'uomo che è la negazione stessa della politica, del buon gusto, della tolleranza e del rispetto verso chi ha idee o visioni diverse dalle sue.
"Metti un finocchio a cena... Buon appetito Mr. B.!", vuol unire tutti (o gran parte dei) bloggers in un grido di pacifica protesta e indignazione verso il comportamento apertamente ed evidentemente offensivo, discriminatorio, sessista, razzista (ricordate quando del presidente U.S.A. Obama ebbe a dire - credendo di fare una delle sue solite, "spassose", battute - che era "abbronzato"? ) del  presidente del Consiglio che agli occhi del mondo rappresenta l'Italia (e quindi, in un certo senso, le persone che vivono in Italia... cioé noi). Mi è piaciuto immaginare questa iniziativa come l'allestimento per Mr. B. di un banchetto in cui l'ingrediente principe è il finocchio . In mancanza di ricette in cui il finocchio risultasse essere l'ingrediente principale, ho voluto proporre al presidente del Consiglio un rilassante, caldo, gradevole, infuso di semi di finocchio (sono chiamati semi... ma proprio oggi ho scoperto che in realtà sono i "frutti" del finocchio ): da qualche tempo ho scoperto la proprietà digestiva, distensiva, rilassante, dell'infuso di finocchio, che è per me una panacea nei giorni di disagio fisico-psichico. E per addolcire ancora di più la mia gentile offerta, voglio accompagnare la capiente tazza di infuso di semi di finocchio con dolcissimi, buonissimi, delicatissimi, golosissimi, leggerissimi (ma tutti gli -issimi che vi vengono in mente son ben graditi ) biscotti di pasta frolla immersi nel cioccolato fuso.
Una giusta conclusione per un'abbuffata di finocchi... nel caso che le eccessive pietanze abbiano nuociuto alla digestione del presidente del Consiglio, tenuto conto anche del fatto che non è più, ormai, un giovincello (cosa che lui malauguratamente tende troppo spesso a dimenticarsi).


I politici sono grandi uomini.
Berlusconi è alto 1 metro e 60.
Berlusconi non è un politico.
(dal gruppo Facebook "I migliori sillogismi")




Biscotti di pasta frolla leggera in accompagnamento all'infuso di semi di finocchio

nb sulle fonti: La ricetta dei biscotti di pasta frolla l'ho pescata dall'archivio de Il Ricettario di Bianca, tra le ricette di Troppunica. E' una pasta frolla "leggera" perché presenta proporzioni un po' diverse (e più "light") rispetto alla pasta frolla classica, in cui per x grammi di farina si usa la metà (x/2) di quantità di zucchero e burro.




Ingredienti

per i biscotti
  • 200 g di farina
  • 50 g di zucchero
  • 75 g di burro
  • 8 g di lievito per dolci (mezza bustina)
  • un uovo
  • 150 g di cioccolata fondente da sciogliere a bagnomaria
per l'infuso
  • una tazza di acqua
  • una bustina di infuso di semi di finocchio adeguatamente acquistata nei luoghi in cui usualmente vi rifornite

Procedimento: Setacciate la farina con il lievito. Unite lo zucchero, l'uovo, il burro freddo di frigo e amalgamate velocemente, senza scaldare troppo (regola questa che, come saprete meglio di me, vale per tutte le frolle di codesto mondo ). Una volta ottenuto un composto liscio ed il più possibile omogeneo formate una palla e lasciatela riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Trascorso questo tempo riprendete la pasta e stendetela di uno spessore di 1/2 cm (o, se volete biscotti più "cicciottelli", potete osare anche lo spessore di 1 cm pieno). Da qualche tempo ormai stendo sistematicamente uso per stendere la frolla due fogli di carta da forno: uno lo stendo sul piano di lavoro, lo infarino con la semola e vi poggio la pasta da stendere; l'altro lo metto sopra la pasta stessa. Il lavoro di "stenditura" (effettuato usando un mattarello) si svolge quindi in relazione al composto di frolla messo "a sandwich" tra due fogli di carta da forno: così la pasta non si attacca al piano di lavoro e il mattarello non si appiccica alla pasta frolla mentre la stende, e il lavoro risulta più agevole.
Una volta stesa la pasta dello spessore desiderato date la forma ai biscotti usando degli stampini (consiglio di usare forme "elementari" come il cerchio, perché usando forme più elaborate - la stella, il cuore etc - il biscotto rischia di deformarsi nel semplice trasferimento dal piano di lavoro alla teglia ): poneteli su una teglia coperta di carta da forno e cuocete in forno preriscaldato a 180° C per 8/10 minuti, o comunque finoa  doratura. Controllate comunque attentamente la cottura dei biscotti: non appena i bordi cominciano a scurirsi, affrettatevi a toglierli dal forno.
Lasciate raffreddare.
Questi biscotti si possono gustare "nudi", bianchi, così come sono, oppure spolverizzare di zucchero a velo, accorgimento che aggiunge golosità e gradevolezza estetica al biscotto.
C'è anche un'altra versione, più goduriosa: è la mia preferita e quella che ho deciso di proporre al presidente del Consiglio in accompagnamento all'infuso di finocchio.
Una volta che i biscotti sono ben freddi (va bene anche il giorno dopo), prendete 150 grammi di cioccolata fondente e scioglieteli a bagnomaria con 4 cucchiai di acqua (o di latte, per avere un effetto ancora più cremoso); mantenendo il contenitore con la cioccolata sciolta sopra la pentola di acqua calda usata per il bagnomaria, immergete per metà i biscotti nel cioccolato fuso e metteteli a raffreddare su un foglio di carta da forno steso ed eventualmente appoggiato su una superficie metallica, così che la cioccolata si solidifichi più velocemente.













Pronti i biscotti, non c'è che da preparare l'infuso: scaldate la quantità d'acqua necessaria per riempire la vostra tazza preferita fino a che non cominciano ad affiorare le prime bollicine, togliete dal fuoco e mettete nell'acqua bollente l'infuso per la quantità di tempo indicata (di solito 3/5 minuti).













Togliete la bustina dall'acqua ormai "infinocchiata" e aggiungete, se piace, zucchero o miele. 
Sorbite lentamente l'infuso (lentezza dovuta alla volontà di apparire chic ed eleganti e all'effettivo calore dell'infuso che, se bevuto selvaggiamente, provocherebbe ustioni e dolorose lesioni alla lingua e alle mucose della bocca) immergendovi e assaporando i biscotti, così da unire l'effetto digestivo, benefico e salutare del finocchio alla voluttà e alla golosità dei biscotti di pasta frolla immersi nel cioccolato fuso.



Concludo qui ringraziando calorosamente Gaia per avermi coinvolto nell'iniziativa e lei e Madama Bavareisa per averci pensato; e invito tutti (me stessa, anche) a riflettere su quanto sono davvero diversi, quelli che chiamiamo "diversi" e quanto sia giusto, o giustificabile, tradurre la diversità de facto (la diversità esistente ed effettiva) con la diversità de jure (la diversità nel trattamento, nella considerazione morale e giuridca).
E un buon appetito (e una bella digestione) al Mr. B.



Giulia

17 commenti:

  1. Bellissimo post, brava!
    giustamente la differenza, oggettiva, tra tutti noi che popoliamo questa terra, non può in alcun modo essere sinonimo di discriminazione!
    baci

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  2. Ho provato una profonda empatia nel leggere questo post ^_* inoltre i biscottini sono BUONISSIMI! Allora... Buon appetito, Mr B!

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  3. non c'è nulla più lineare, e sconcertante nella sua verità...di un sillogismo....:-)))

    grazie per il tuo contributo..tornerò a studiarmi meglio i biscottini... quelli mica glieli lascio a Mr B ahahah!
    Norma

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  4. complimenti per il tuo articolo, se solo potessi parlare a proposito di ruby......., meglio un finocchio a cena che un mister b. alla porta, ciao

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  5. Ciao Giulia, mi piace troppo la tua idea del banchetto ideale che finisce con una bella tisana ai semi di finocchio... con tutte le pietanze che sono state cucinate Mr.B ne ha proprio bisogno.

    Come in tanti avrebbero bisogno di ascoltare il tuo racconto... per informarsi conoscere e capire l'assurdità delle discriminazioni. Grazie!

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  6. Adoro l'infuso di finocchio...lo berrei con te accompagnato dai tuoi magnifici biscottini!!!Smack!

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  7. Grande post Giulia, quoto in tutto il tuo pensiero. Belli però anche i biscottini.

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  8. Grazie per il supporto, hai visto che fin dagli antipodi ci vergogniamo di Berlusconi? E come non si potrebbe, gia' l'Italia e' nel medioevo per quanto riguarda i diritti umani (con donne, stranieri e gay - e ancora italiani di diverse regioni e religioni, apertamente e interrottamente vittime di discriminazione)!!!

    Brava a scrivere, ti seguo.

    ciao
    Alessandra

    PS
    Passa un biscotto dai!

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  9. bel post, il sillogismo finale è una chicca... anche se politically correct parlando, io sarei parecchio bassa, anche pùiù di berlusconi, e questo un po' mi turba :-)))

    aggiornato anche il mio elenco con la tua ricetta

    anzi, ora vado a farmi un infuso di finocchio :-)

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  10. Ringrazio tutti per i commenti, l'empatizzazione e l'apprezzamento del mio post (non)politico... leggendo i vostri, cioé quelli elaborati da voi e dagli altri che si sono uniti all'iniziativa, mi è sembrato che il mio mancasse di qualcosa, di umorismo profondità analisi del problema etc... E' per me un piacere e un onore - ancora più del solito- leggervi e vedere che forse per voi non è proprio così :)

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  11. @Mara: Ma grazie! Ho visto che tu hai contribuito in abbondanza all'iniziativa, facendoti anche ambasciatrice del forum Quisquilie... E' incredibile vedere come un ideale così fragile come il rispetto della persona possa unire così tanto persone che vivono lontanissime e che nemmeno si conoscono. Un abbraccio e buona giornata

    @groppona: Ciao! Lo so cosa e come la pensi al riguardo, per cui non mi stupisce la tua empatizzazione ;) E so anche cosa pensi riguardo ai biscotti (siete stati tu e mio padre i primi estimatori, e sei stata tu la primi a proporli in tavola), quindi non mi stupisce che tu li apprezzi. Un abbraccio e grazie del commento

    @Madama Bavareisa: Il sillogismo, non di mia ideazione, restituisce una verità logicamente ineccepibile, inconfutabile e confermata da evidenti realtà fattuali ;)
    Grazie a te di aver pensato all'iniziativa e del commento. E arraffa più biscotti che puoi prima che il Mr B se ne appropri del tutto! (sì, va bé, lo so che glieli ho offerti io... ma preferisco offrirli a te - e agli altri che mi leggono - piuttosto che a lui)
    Un abbraccio

    @Flavio: Effettivamente in certi contesti è meglio mantenere toni pacati, educati e rispettosi (nel limite del possibile); se la tua idea di Ruby è solo vagamente paragonabile alla mia si scadrebbe in linguaggi osceni e poco adatti ad un forum per bene ;) Grazie del pensiero e buona giornata

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  12. @Ambra: Già, ci ho pensato anch'io... Il povero Silvio avrà bisogno di digerire dopo questa abbuffata di finocchi ;) Grazie del commento e del pensiero, a leggerci presto

    @Ambra(zietta): Un offerta virtuale di infuso e biscotti va anche, soprattutto, essenzialmente, a te :) Grazie del commento, un abbraccione

    @Valerio: Grazie, sei gentilissimo! Sono felice che il mio pensiero rifletta anche le tue opinioni, così da non esprime solo un solipsistico punto di vista (anche se, viste le adesioni all'iniziativa, dubito assai di questo solipsismo). Buona giornata e a presto

    @Alessandria: Ho visto l'adesione-dagli-antipodi e la cosa mi ha suscitato un sentimento misto tra stupore e piacere (non è solo un vizio di una "minoranza" vivente in Italia, quindi, la vergogna per Berlusconi). Grazie a te del bel commento e un abbraccio

    @Gaia:Come citazione preliminare non riuscivo che a pensare che a quel sillogismo... che, per allegoria, allude ovviamente a un'altezza morale in cui tu batti di gran lunga il signor Silvio :)
    Ancora complimenti per un'iniziativa che ha saputo unire una gran fetta del web. Un abbraccio

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  13. j'aime l'infusion de graines de fenouil je le prends de temps en temps
    tes biscuits sont à croquer
    bonne soirée

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  14. @Patapata: Ma graaaazie! ^_^ Grazie di aver trovato un po' di tempo per me nella tua frenetica vita lavorativa... e grazie del commento! Un abbraccio, a presto

    @Fimère: Chèrie, merci beaucoup pur tes mots ^_^ Nous pouvons les goûter ensemble, mes biscuits et l'infusion de graines de fenouil... au moins dans nos pensées ;) Bonne journée

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  15. Aderisco subito, scusandomi del ritardo, alla tua iniziativa.
    Un post molto bello che va al di là della semplice ricetta ma che con la sua forza ironica e fantasiosa va a scardinare un luogo comune, purtroppo anche maledettamente comune.
    Mister B racchiude in sè proprio la parte più volgare e cattiva di questa società.
    Per farmi perdonare da te, berrò per un po' di sere questo infuso, pensando che devo venirti a trovare molto più spesso.
    A parte gli scherzi, ho davvero poco tempo, riesco a malapena tenere in piedi il mio blog e rispondere ai commenti.
    Ciao, a presto e un bacione:)
    Lorenzo

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  16. Ciao, questa tua ricetta dei biscotti è buonissima, volevo avvertirti che l'ho pubblicata su un mio post (ovviamente menzionando te e il tuo blog). Ecco il link: http://lapatisserie.it/?p=461 per qualsiasi problema avvisami pure e provvederò a cancellare :)
    Elisa

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