"Perché una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile"

(Luigi Pirandello)

giovedì 18 novembre 2010

La maieutica dell'amicizia e due "passaggi di testimone": la Staffetta dell'amicizia di Kia e la focaccia con pasta madre (in sue tre versioni)

Nel nostro parlare comune spesso (quasi sempre direi) usiamo un sacco di parole senza interrogarci davvero su quello che significano... o sul valore che gli diamo noi nel momento in cui le usiamo. Spesso nei nostri discorsi ricorrono termini che, se analizzati specificatamente e attentamente, risultano ben diversi - nel loro significato reale - da quello che gli attribuiamo, o estranei al contesto in cui lo usiamo: penso, ad esempio, all'uso indiscriminato (quasi criminoso, oserei dire) che facciamo del termine "depressione", o "depresso", dimenticandoci - o fingendo di dimenticare - il significato reale, patologico, della depressione, e la condizione reale delle persone che designa. Forse non è del tutto sbagliato però... da una specie di fraintendimento, di slittamento del significato, si possono ottenere nuovi modi di intendere un termine. E' così, anche, penso (non sono linguista né studiosa di lingue quindi le mie son supposizioni), che la lingua si evolve, cambia, si articola.
Ma è anche vero che quasi mai ci chiediamo che senso hanno i termini che usiamo. Spesso lo diamo per scontato e, così facendo, ci sfugge del tutto. Saranno dieci anni che penso che una sorte del genere è stata riservata al termine "amico"... ci penso da quando cominciavo già a farmi tutta quella serie di paranoie che mi ha condotto alla scelta di filosofia come di mia materia di studio all'Università, in cui già cominciavo a sviluppare quel sottile, a  volte subdolo, decisamente filosofico, artificio mentale tale da rendere ragionevole e argomentabile ogni impressione o convinzione (in breve, la capacità sviluppata negli anni universitari di farmi - almeno teoricamente - "farmi tornare" le cose in maniera straordinaria): mi trinceravo infatti dietro al fatto che i giovani chiamano "amici" più o meno chiunque per giustificare (ai miei occhi, alla mia coscienza) il fatto che io, di cosiddetti "amici", ne avevo pochi o punti. 
Era tutta una mia ipocrisia mentale che veniva incontro alla mia adolescenziale crisi per mancanza di amici, confidenti, coetanei con cui semplicemente parlare e condividere esperienze... era un modo per scusare con me stessa di essere com'ero, per convivere con una me stessa sola. E la solitudine, si sa, è dura da mandar giù se non la si sceglie.
Eppure non credo di aver avuto del tutto torto, allora... perché "amico" è uno dei termini più usati e abusati da bambini, adolescenti, adulti e anziani, oltre che passato per bocca dai maggiori canali di informazione (televisione in primis) condito nelle più diverse salse. 
E come tutte le parole abusate, spesso se ne perde il senso... spesso le si usa non limitandoci a mutare il significato reale (sempre che una simile assoluta realtà del significato esista) ma senza nemmeno dargliene uno. 
Che cos'è un amico? che cos'è l'amicizia?
Porsi questa domanda (maieutica, socratica, basilare) vuol dire interrompere un attimo quell'affannarsi dietro alle cose caotiche del mondo per fermarsi un attimo. 
Che cos'è l'amico? cos'è che io chiamo amico?
A 14 anni forse lo sapevo cos'era l'amico... o almeno mi ero costruita una definizione ad hoc giusto per mostrare che di simili rapporti non ne avevo. Adesso sono passati dieci anni... non posso dire di essere meno sola, e mi farebbe comodo credere ancora nelle definizioni ad hoc di adolescenziale memoria; ma non ho più quella puerile sicurezza di sapere definire esattamente qualcosa (o qualcuno)... anche se sono convinta che il termine "amico" designa sì qualcuno e lo può designare a molteplici livelli.
La nostra conoscenza delle persone si articola in livelli numerosi e per qualcuno di questi è appropriato, credo, usare il termine "amico", caricato ogni volta di un'intensità, un'emotività, un trasporto, (un significato, direi ) diversi. L'amico è diverso dal conoscente, è diverso dal vicino di casa, è diverso dal compagno di scuola, di corso, di università... anche se non è detto (per quanto riguarda gli ultimi quattro casi) che possano coincidere.
L'amico è una persona che conosci, che ti conosce quanto meno da una prospettiva del tuo esistere. L'amico può essere quello cui confidi i tuoi segreti, la persona di cui sai di poterti fidare in ogni caso (per "affinità elettiva", perché la conosci da così tanto tempo da conoscerla come fosse un'appendice di te stesso... o come se tu fossi una sua appendice); ma è anche quella persona con cui scatta un'affinità immediata, di getto, con cui sei sempre in sintonia, con cui riesci a stringere una immediata complicità, una persona con cui semplicemente sei felice di trascorrere il tempo; è anche quella persona con cui condividi una passione, un interesse, un argomento, in un modo tanto intenso da unirvi strettamente. E non necessariamente queste tre caratteristiche cui accenno (sono certa che non sono le uniche... ma sono le prime che mi sono venute in mente) sono e devono essere separate... magari avete la fortuna di chiamare amico una persona che conoscete e che vi conosce quasi alla perfezione, una persona in cui riponete totalmente la fiducia, con cui avete instaurato un rapporto di sintonia e complicità e a cui siete uniti da un interesse comune.
E sulla base di questo - almeno sulla base della comune passione - non è insensato parlare di amicizia anche tra (food)bloggers, uniti (quanto meno) dalla comune passione per la cucina, dal desiderio di condividerla, di mettersi e di metterla in discussione (se uno non vuol essere messo in discussione non si mostra alla visione globale della rete di internet) e di scambiare ricordi di impressioni, di esperienze, di interrogativi. Accolgo quindi con gioia, senza ritenerlo per niente fuori luogo, l'invito di Kia di Equo, Eco e Vegan* alla Staffetta dell'Amicizia che da un po' di tempo a questa parte gira nel web.
Ringrazio Kia dell'avermi riconosciuta come "amica" - anche se solo a livello virtuale - anche in virtù della stima che provo per lei e per il lavoro che fa e che porta avanti sul blog (e senza dubbio anche nella vita non Internettiana) 
Come il regolamento della Staffetta impone, mi appresto a pubblicare il logo della stessa (della Staffetta, intendo) e a rispondere alle 8 domande incluse nella Staffetta stessa, domande che permettono di svelare un po' di più di sé, di essere e sentirsi più vicini con gli altri bloggers, pur essendo (fisicamente) probabilmente molto lontani:




1) Quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?
La cantante lirica


2) Quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
I gemelli del destino, Mila&Shiro, Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo, Occhi di gatto, E' un po' magia per Terry e Maggie, Il Re Leone, Red&Toby, Aladdin



3) Quali erano i vostri giochi preferiti?
Lupo mangiafrutta, nascondino, fingersi animali e inventare storie con noi-personaggi-animali, giocare con i peluches, lotta maschi vs. femmine (organizzata nel grande giardino delle scuole elementare nel lungo intervallo del giorno in cui rientravamo a scuola anche dopo pranzo)



4) Qual è stato il più bel vostro compleanno e perchè?
Non ricordo compleanni davvero belli... ma ho ancora in mente l'ebbrezza di quello dei 18 anni, forse perché riuscì tutto alla perfezione, perché riuscii a invitare e a coinvolgere un sacco di persone e perché fui, più di altre volte, la protagonista indiscussa della serata.


5) Quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
Visitare la Nuova Zelanda e Parigi; tornare in Turchia e visitare Istanbul; leggere "Guerra e Pace"; trovare il coraggio e le possibilità per trasferirmi all'estero (ambisco all'Inghilterra o agli Stati Uniti)


6) Quale è stata la vostra prima passione sportiva e non?
La scherma per quanto riguarda la passione sportiva; per la passione non sportiva... l'opera lirica.



7) Quale è stato il vostro primo idolo musicale?
Fatta eccezione per i cantanti lirici (dai nomi non ben identificati anche perché per me bambina l'unica cosa importante era che quelli stavano sul palco e cantavano arie, cavatine, etc)... direi Max Pezzali.


8) Qual è stata la cosa più bella chiesta(ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia?

Per me Babbo Natale... tra tutti i regali che ho avuto credo la bicicletta "da grandi con le marce" (la mountain bike).




Il regolamento adesso impone di girare la staffetta ad altri 14 bloggers... E anche se la tentazione forte sarebbe di porgere il testimone ad ogni persona che si ferma a leggere il mio post, faccio con piacere i nomi di Zy di Pasticci Patapata, di Lorenzo di Logos nella Nebbia, di Ambra de Il gatto ghiotto, di Zori di Dreming in the kitchen, di Magie dolci di Magie dolci... e non solo, di Ambra de Lo spazio di b, di Maetta di Che gusto sa???, di Flavio di Aspassoincucina, di Gaia de La gaia celiaca, di Martina di Nella cucina di Martina, di Elisa di Aggiungi un posto a tavola,di Susy di Cucinare con me, di Elisabetta di Da nonna 'Sabbella, di Anna di Dolci e pasticci di una zerofolle in cucina e di Pagnottella de Il gaio mondo di Gaia .
Dovrebbero essere quattordici... anche se avrei un'infinità di altri bloggers da nominare, semplicemente per le belle ispirazioni culinarie che tutti mi danno, alle belle riflessioni e impressioni che vi leggo, agli insegnamenti che mi trasmettono. Credevo che 14 fosse un numero esageratamente grande... invece mi rendo conto che lascia fuori altre persone che meriterebbero allo stesso modo il "passaggio di testimone".
Ho in serbo un altro "passaggio di testimone", però, che coinvolge tutti, che siano bloggers oppure no, un "passaggio" che non esclude nessuno, che non si aspetta peraltro nessun genere di ringraziamento o di riconoscimento, se manca la voglia o il gusto di cogliere il "passaggio" e di provare a gustarlo. Si tratta di una ricetta, ovviamente , che ci tengo tanto a condividere con voi per la sensazione di estasi papillare che ha portato in famiglia, al punto da divenire un atteso, gradito, meraviglioso, appuntamento settimanale.
Quando sono tornata dalla Turchia mia madre l'aveva già scoperta, già più volte provata (ricordo che me ne enunciò le virtù quando ancora ero in quel di Bodrum e comunicavamo via Skype) e corretto le dosi a seconda della riuscita o meno della focaccia... perché sì, sto parlando di una focaccia, che in origine era una Focaccia Barese (a quanto ho capito - ma non ne sono certa - chiamasi focaccia barese un tipo particolare di focaccia in cui è prevista la "guarnizione" con pomodorini) e che lo è rimasta anche per noi (appena tornata infatti mi sono affiancata a mia madre nella preparazione della focaccia) finché è passata la stagione dei pomodori... allora abbiamo sostituito la "guarnizione superiore" con le patate tagliate fini fini (grattugiate, direi) o con le cipolle rosolate in olio. In questo momento è in forno il primo tentativo di proporla "nuda", senza nulla sopra... il progetto è di approntare per stasera una goduriosa cena a base di focaccia farcita! 
Benché la fonte prima sia stata per me, anzitutto, mia madre, la reale (e doverosamente citabile) fonte sul web è Annaferna di Annaferna-mordiefuggi, che ringrazio per avermi fatto conoscere (anche se indirettamente) una focaccia così deliziosa, così appagante e rilassante per i sensi .




"Amici, non ci sono amici!" così esclamò
il saggio morente;
"Nemici, non ci sono nemici!" esclamo io,
lo stolto vivente.
(Friedrich Nietzsche: "Umano, troppo umano")




Focaccia con pasta madre 
(nelle tre versioni: con pomodori, patate e cipolle)

Ingredienti per l'impasto
- 150 g di pasta madre rinfrescata la sera prima
- 300 g di farina 00
- 200 g di farina di semola
- 200 g di patate lessate e passate allo schiacciapatate
- 200 ml di acqua 
- un cucchiaino di sale
- 3 cucchiai di olio di oliva

Procedimento: La mattina tra le 8,30 e le 9,00 cominciate ad impastare: mescolate le due farine con le patate lessate e ridotte in pappa grazie allo schiacciapatate e con il sale. Scaldate l'acqua per intiepidirla ed aggiungeteci un cucchiaio di olio, facendo ben attenzione ad emulsionarlo in acqua; mettete nel contenitore in già avete l'olio e l'acqua anche la pasta madre che avrete rinfrescato la sera precedente, così da averla attiva e vitale la mattina.
Aggiungete il composto semi-liquido di olio/acqua/pasta madre alla miscela di farina/sale/patate e, una volta ottenuto un composto omogeneo e lavorabile, lavoratelo con le mani per una decina di minuti. Verrà un impasto molto morbido, a volte appiccicoso (la possibilità dell'"appiccicosità" dipende dalla consistenza delle patate): se vi sembra opportuno, aggiungete un po' di farina, facendo però attenzione a lasciare l'impasto bello morbido ed elastico.
Fate una palla e mettetela a lievitare in un contenitore coperto con un panno umido tenuto in luogo tiepido.
Verso le 17,00-17,30 prendete la teglia in cui cuocerete la focaccia (io ho usato una teglia rettangolare con i lati di 30x32 cm) e ungetela bene con i due cucchiai di olio rimasti. Riprendete l'impasto lievitato e rovesciatelo sulla teglia, livellandolo con le mani unte d'olio:


Mettete l'impasto "integliato" a lievitare per altre due ore. 
E' a questo punto che le nostre strade si dividono in tre, perché i percorsi sono diversi se si sceglie di fare la versione con pomodori o la versione con patate o quella con cipolle. 



Tomatoes version 
Ingredienti per la copertura
- pomodori o pomodorini finché ce ne stanno sulla focaccia 
- olio, origano, sale


Procedimento: Una volta trascorse le due ore dell'ultima lievitazione, accendete il forno a 220° C. Mentre attendete che il forno si scaldi tirate fuori la focaccia lievitata nella teglia e conditela con i pomodori tagliati a fette, con il sale, l'origano e ancora olio.
Cuocete per 25 minuti.


particolare della fetta




Potatoes version
L'ispirazione per la preparazione della "copertura di patate" è venuta dalla consultazione della Pizza di patate di Chiadar del Ricettario di Bianca... io, da me, non credo ci avrei mai pensato .


Ingredienti per la copertura
- circa 600 g di patate
- olio, sale, pepe, origano per la marinatura
- qualche foglia di salvia


Procedimento: Una mezz'oretta prima che scadano le due ore dell'ultima lievitazione (vero le 18,30-19,00 quindi) prendete e sbucciate le patate e passatele alla mandolina o grattugiatele nel buco più grande della grattugia.
Mettete a marinare le patate grattugiate in fettine sottilissime in una marinatura composta da abbondante olio, sale, pepe, origano.
Quando il tempo di lievitazione è scaduto, accendete il forno a 220° C e, mentre aspettate che scaldi, approntate la copertura: prendete la teglia con la focaccia e distribuitevi sopra le patate marinate.
Fate attenzione perché tendono a rilasciare acqua: quindi più che buttarle con malagrazia sulla povera focaccia prendetele a pugnetti, con le mani, dalla ciotola in cui le avete messe a marinare e strizzatele per scolare l'acqua in eccesso. Poi distribuitele volta volta sulla focaccia, sovrapponendole leggermente fino a coprire l'intera superficie. Terminate con qualche foglia di salvia spezzettata da mettere sopra la copertura di patate ed infornate per 25 minuti.
Ed ecco ciò che ne esce:



particolare della fetta

Onions version
Ingredienti per la copertura
600 g di cipolle
- olio 


Procedimento: Ben prima che scadano le due ore di lievitazione (le cipolle rosolate devono freddare! ), prendete le cipolle e tagliatele a rondelline. Mettetele a rosolare in olio e fatele cuocere, a fuoco dolce, anche per una mezz'oretta, così che si ammorbidiscano molto (se è il caso, aggiungete dell'acqua). Poi mettetele da parte e lasciatele raffreddare.
Una volta che sono trascorse le due ore, accendete il forno a 220° C e tirate fuori la focaccia messa a lievitare nella teglia. Spargetevi sopra le cipolle rosolate e fatte raffreddare e cuocete per 25 minuti.

particolare della fetta
Tutte e tre le versioni assaporate tiepide sono uno sballo! .
Ma si mantengono eccellenti anche nei giorni successivi .






Siamo così giunti al termine di questa amichevole rimpatriata. Con amicizia sincera vi saluto, passandovi un paio di testimoni (anzi un poco di più di un paio, se il testimone della focaccia vale per tre come tre sono le versioni che ho postato ) e sperando che ve li godrete appieno, a livello sia mentale che sensoriale.
Vi auguro una buona serata... con affetto...




Giulia









24 commenti:

  1. Come sempre esaustiva nel narrare la storia (familiare) delle ricette, ti ringrazio di aver postato questa focaccia meravigliosa fornendomi il modo di ringraziare Annaferna per la ricetta di questo impasto favoloso, che lievita in maniera straordinaria, dando origine ad una focaccia croccante con un cuore morbidissimo e che si presta ad essere arricchita con condimenti diversi risultando sempre appetitosissima ^_^ Nella nostra famiglia è diventata un "must", lo prepariamo almeno una volta a settimana. Grazie a te e ad Annaferna *_^

    RispondiElimina
  2. Giulia,ma che carrellata stupenda,di focacce!!!mhhhh...che morbidezza..che bonta'..gnamm!!sai che la tua mamma,mi ha indicato il metodo di tenere il lievito madre tutta la notte a riposo dopo il rinfresco ed impastare al mattino?è un ottimo metodo,mi piace molto e mi trovo bene!!segno la ricetta di questa/e focaccia/e^;^ sei stata straordinaria cara,davvero!!buona serata e bacioni:))

    RispondiElimina
  3. grazie infinite piccina! che bello sentirsi parte di una schiera di amici, anche se virtuali :)
    queste focacce sono splendide, ti sono venute divinamente, ammettilo!! hai fatto venire anche a me una gran voglia di focaccia, anche se non sono mai stata fan del mondo della panificazione.. ora per esempio addenterei quella con le cipolle!! un baciotto

    RispondiElimina
  4. madonna che fameeeeeeeeee.... sei in gamba..come sempre del resto...
    io ti seguo...

    RispondiElimina
  5. Ma che bello far parte dei tuoi amici virtuali! Ti ringrazio tanto per aver pensato anche a me:):) Le focacce sono davvero belle, mio marito le apprezzerebbe molto:)

    RispondiElimina
  6. @groppona: Lo so quanto ami la focaccia (la amo anch'io peraltro :P ) che d'altronde è tutta una tua scoperta... In questo caso io sono stata quasi soltanto il braccio lavoratore, impastatore, rinfrescatore etc... ;)
    Sono miei i ringraziamenti che vanno a te.

    @Elisabetta: Ciao cara! Conosco lo scambio di informazioni sulla pasta madre e sul suo rinfresco che c'è stato tra te e mia madre (non la pasta madre ovviamente... la madre biologica :P ) e siamo felici (anche mia madre si unisce alla mia gioia) che il suo consiglio (che - modestia a parte - ha derivato da consigli che vengono da me) ti sia piaciuto e che tu ti sia trovata bene.
    Non so se hai visto che ho esteso la Staffetta dell'amicizia a te. Un abbraccio e grazie del commento. buona giornata

    @Patapata: Mi hai fregato sui tempi, cara mia... non ce l'ho fatta a passare a dirti del passaggio di testimone che già tu sei qui a commentare :) Sono felice di aver esteso, anche se momentaneamente, anche se per un attimo solo, anche a te la voglia della panificazione. Magari una volta organizziamo un incontro reale e mi porto dietro pasta madre, farina, patate e cipolle :P
    Un abbraccione e buon fine settimana

    @Cuocopersonale: Ma grazie del commento! Sono felice che tu apprezzi il mio lavoro. Ti auguro un buon fine settimana e una speranza di leggerti (di nuovo) presto


    A tutti un abbraccio e un augurio di buon fine settimana

    RispondiElimina
  7. Giulia tesoro , grazie per aver pensato a me, ed ero convinta di averti messo nel mio blogroll in modo che mi aggiorno uff rimedio subito!!
    Quelle focacce sono irresistibile, avevo anche io il lievito madre ma ho dovuto per forza regalarlo, troppo caldo d'estate accendere il forno non era possibile :(e le focacce erano incredibilmente fantastiche!!:( pazienza vedro le tue!!
    Un bacione a te e groppona
    Anna

    RispondiElimina
  8. un aspetto magnifico queste focacce!! a me piace soprattutto quella con i pomodori

    RispondiElimina
  9. @Zori: Ma ciao! Mi fa piacere che tu apprezzi il mio pensiero... non ho potuto non pensare a te, adoro il tuo blog per le ricette che proponi, per la delicatezza, il buon gusto, l'attenzione estetica e la sensibilità che hai nel proporle. Un abbraccio e a presto

    @Anna: Ciao Anna! ^_^ Sono felice che tu abbia gradito il mio pensiero...
    Per le focacce... si possono sempre riprendere le vecchie, sane, abitudini dei periodi non caldi :P (vd pasta madre e similari)
    Groppona ricambia il tuo saluto. Un abbraccio

    @Valerio: Ma grazie, adoro i tuoi commenti! Nella mia memoria la versione con pomodori ha ancora la freschezza e la dolcezza dell'estate (anche se io l'ho mangiata solo a partire da metà settembre)... la mia preferita è tuttavia quella con le patate, ne mangerei una teglia intera! Un abbraccio e grazie del commento

    RispondiElimina
  10. complimenti per la ricetta e grazie per l'invito, sono gia' stato invitato da un altro blogger e devo ancora fare il post, non so se puo' valere ma sicuramente 28 blogger non li trovo, sara' un po' dura. ciao

    RispondiElimina
  11. Tesoro mio cosa dire? Grazie, si grazie a te e alla tua mamma perchè la più grande soddisfazione che mi aspetto dal blog è proprio questa ....di poter passare le mie ricette e sapere che sono piaciute!!!!!
    Perchè per me la cucina è un culto da condividere con chi sa apprezzarla e assaporarla con le mani, gli occhi e il gusto!!!
    Grazia carissima e tanti bacini a pizzicotto a te e mamy.
    Annaferna

    RispondiElimina
  12. Grazie per avermi pensato! e grazie per questa splendida focaccia :) io adoro la focaccia barese, quando finisco i pomodori anch'io metto patate ma con rosmarino e origano, proverò sicuramente anche la salvia! Purtroppo sono ancora troppo pigra per allevare una PM tutta mia, chissà forse un giorno.

    RispondiElimina
  13. @flavio: Grazie a te di essere passato e di avermi lasciato una tua traccia... No no, 28 bloggers sono un po' tantini, mi va bene se citi anche me nel post della Staffetta dell'amicizia (cioé se dici che sei stato invitato da me e dall'altro blogger e che - dato che 18 bloggers sono tantini - speri che basti che ne nomini 14 in un post che include sia me che l'altro) ^_^
    un abbraccio

    @Annaferna: Credo sia questa la vera soddisfazione, dici bene... la consapevolezza di essere davvero stati utili con le proprie ricette. La cucina come culto, che bella definizione!
    Un abbraccio e a presto

    @Ambra: Pensa che il mio percorso con la pasta madre è iniziato quasi per forza, dal momento che mi è stata data dopo il corso di panificazione... All'inizio avevo pensato di farci un paio di preparazioni e poi lasciarla morire, e adesso sono dipendente dal pane con pm! ;) Grazie del commento e del passaggio, un abbraccio

    RispondiElimina
  14. Ciao tesoro meglio tardi che mai!!!Che belle ricette!!!Ti ringrazio per il testimone, mi ha fatto molto piacere!!!Per ragioni di tempo ed organizzative però ho deciso di non postare più premi o similari...resta il fatto che mi ha fatto piacerissimo!!!Smack!!Presto ti mando la ricetta per la raccolta!

    RispondiElimina
  15. Ciao! Che meraviglia qui! Quante focacce!!! Io la pizza la mangerei tutti i giorni per quanto mi piacciono! Mi spiace solo di non avere la pm, non ti nascondo che un pò la temo! Tu sei bravissima
    Un abbraccio!
    Grazie per avermi indicato la raccolta!! Se valgono anche le ricette già postate io ne ho una...
    http://mentaeliquirizia.blogspot.com/2010/10/madeleine-con-olio-miele-e-melogano.html
    Fammi sapere! MA ne ho in mente anche un'altra!
    A presto!

    RispondiElimina
  16. @Ambra: Il testimone ti era dovuto mia cara :) e non mi importa se non posterai la staffetta dell'amicizia perché l'importante per me era trasmetterti la mia stima. Se partecipi alla raccolta mi fa un piacere enorme :) un abbraccio

    @marifra: Accetto volentieri la tua ricetta (valgono sì quelle già postate) e attendo l'altra se vorrai postarla :)

    RispondiElimina
  17. Giulia.l'amico quello vero,nel corso della vita è sempre lì!Nella mia vita due volte ho incrociato "l'amico"..uno mi ha accompagnato dall'infanzia fino a vent'anni e un altro è stato presente gli ultimi vent'anni della mia vita!!Ora non sono più affianco a me..mi mancano.. però alcuni eventi li hanno fatti allontanare.Oggi la parola amica nel mio vocabolario entra sempre in punta di piedi!!Però l'accolgo sempre con gioia..perchè ti riesce a dare tanto e senza è difficile vivere!!
    Pe la focaccia non ho parole.riesci a far magie con il lievito madre!!Un bacio cara...vado a dare una sbirciatina alla tua raccolta!!

    RispondiElimina
  18. che bella mollicazza le tue focacce, da pugliese quale sono ti faccio i miei complimenti!
    "Lupo mangia frutta vuoleee.............la focaccia di cipolla!"
    "ma non è un frutto!"
    "STA ZITTO!"
    :oP

    RispondiElimina
  19. La focaccia e' bellissima, complimenti. La staffetta simpatica, ma passo, perche' ho il tempo contato sul blog. La lingua che evolve? Ho una bimba di 11 anni, la vedo sotto ai miei occhi la lingua che evolve, le parole che cambiano di significato... a volte e' anche divertente, a volte spero che sia solo una moda perche' certi termini non riesco proprio a mandarli giu'! :-)

    ciao
    Alessandra

    RispondiElimina
  20. Grazie per il tuo passaggio da me e per l'invito, vedrò di riuscire a inserirne qualcuna di ricetta a me cara e che mi ricorda qualcosa, sopratutto i profumi...ti linko e ti leggerò, ciao.

    RispondiElimina
  21. @Damiana: Che belle parole le tue sull'amicizia... mi riempiono il cuore di buono. E nonostante tu abbia "perso di vista" il tuo amico vero è evidente che ti ha lasciato molti dolci e bei ricordi.
    Ti ringrazio per l'apprezzamento della focaccia, il lievito madre non finisce mai di stupirmi in ciò che mi può dare. Un abbraccio

    @Cuochella: :) Il tuo "dialogo" mi ha fatto sorridere di cuore. E ti offro volentieri una fetta di focaccia con cipolle, in barba alle regole del gioco :P
    Un abbraccione

    @Alessandra: Grazie di tutto: di essere passata, di aver sbirciato la staffetta e della tua bella testimonianza diretta sull'evoluzione della lingua. Quali sono i termini che non riesci a mandare giù? Io non sopporto quando i ragazzini dicono "ti lovvo" invece di "ti amo"... argh! ;)

    @Max: Grazie a te di avermi fatto visita. Se riesci a contribuire con una ricetta mi rendi una donna felice :P
    Un abbraccio e buona giornata

    Giulia

    RispondiElimina
  22. Ciao Giulia, grazie di essere passata da me e per avermi invitata a partecipare al tuo contest..adoro le madeleines!
    Adoro anche la focaccia, specie quella alle cipolle, mmmh che acquolina mi hai fatto venire, le tue tre versioni sono super!
    Da oggi ti seguo anch'io!
    A presto ciao ciao ^^

    RispondiElimina
  23. @meggY: Buonasera cara! Il contest non è esattamente sulle madeleines, anche se pure le ricette di madeleines vi sono ben accolte :)
    Mi fa piacere tu apprezzi le focacce in tutte e tre le versioni (ti tengo da parte l'ultima fetta con le cipolle :P )
    Un abbraccio e buona serata

    Giulia

    RispondiElimina
  24. Scoperta adesso,per caso...condivido in pieno le tue riflessioni suul'amicizia,..penso che gli amici amici li conto sulle dita di mezza mano!!il resto sono conoscenze.Complimenti per il blog:per me un pozzo di idee da cui attingere.Grazie.Saluti sinceri.Michela

    RispondiElimina

Ogni commento, ogni osservazione, ogni domanda è una traccia di voi che resta nel mio blog e nella mia mente, e per me motivo di gioia e soddisfazione. Per questo e non per altro chiedo la moderazione per tutti i commenti che ricevo, per non perderne nemmeno uno... ^_^

Job Posting

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails