"Perché una realtà non ci fu data e non c'è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile"

(Luigi Pirandello)

lunedì 28 febbraio 2011

Scuse scuse e poi scuse... Il grande imbarazzo per la mia assenza dal blog cui mi conduce la vita da disoccupata/fuori-sede/masterizzanda/in-caccia-di-stage stemperato da dolci maialini ripieni di marmellata e crema di nocciole.

Scrivo questo rapidissimo post per scusarmi con tutta la blogsfera (sia i miei "affezionati" - sempre che ne abbia - che chi passa di qui ramingo ed ignaro) della mia prolungata assenza dal blog, assenza che mi ha escluso anche dalla bella iniziativa di Norma, "Liberiamoci del maiale", cui avrei voluto assolutamente partecipare. 



Febbraio è quasi finito e non ho lasciato tracce, nonostante i vostri - comunque presenti - commenti e riconoscimenti che mi riempiono di onore e di piacere. Il trasferimento a Pisa ha significato il cambiamento di ritmi, abitudini, usanze, ha voluto dire una tale necessaria presa di responsabilità di tutto ciò che devo fare nel corso del giorno (responsabilità... che parolone... ), che il tempo che mi rimane è davvero poco; a questo devo aggiungere anche l'impegno con il Master post-universitario che pur occupandomi solo due giorni alla settimana mi impegna fattivamente ben più di quelle 48 ore, e la ricerca di uno stage presso una qualche agenzia/impresa/azienda in relazione al Master stesso.
Però sto disertando troppo la mia nicchia ecologica e questo non va proprio bene,
tanto più che da quando mi sono trasferita le sperimentazioni culinarie ci sono state in misura cospicua, e sono state spesso fruttuose: avrei quindi di che dire, di che parlare, di che mostrare sul mio Filosoficamente Sostenibile e sulla blogsfera in generale.
Non credo di riuscire a fare uno dei miei veri, filosofici, riflessivi, ridondati, potenti post prima della prossima settimana , ma ci tenevo a passare e a lasciare una traccia l'ultimo giorno del febbraio 2011, postando anche, com'è d'obbligo, una ricetta che in parte, forse, può legarsi all'iniziativa di Norma di cui ho parlato sopra: si tratta della mia ultima, riuscita, artistica, creazione, di cui sono oltremodo fiera... Ho preso ispirazione un po' su tutto il web che a ruota li ripropone con ripieni e rifiniture diverse, ma la mia vera Musa è stato Flappy su Cookaround con i suoi Maialini Brioches, che in parte lego alla ormai (penso) conclusa iniziativa di Norma perché pur non essendoci il maiale "di ciccia" queste briochine hanno la forma del maiale... 
Ho usato il lievito di birra, come da ricetta, senza fare la (ormai solita) conversione con il lievito madre, poiché la mia coinquilina mi aveva ceduto mezzo panetto di lievito che giaceva tristemente in frigorifero.... ma verrà prossimamente anche la versione con lievito madre
Li posto comunque, un po' perché sono una soddisfazione personale per la mia persona (mi sembra impossibile che dalle mie mani siano uscite cose così belle!) e perché anche se l'iniziativa di Norma si è conclusa, il maiale che l'ha prodotta è, purtroppo, ancora vivo, vivente e regnante in Italia (le riflessioni sul significato del "maiale", in senso logico, epistemologico, etimologico e morale, saranno fatte però in un'altra sede e in presentazione di un'altra ricetta ).
Ne approfitto per rammentare, quasi a un mese dalla scadenza, la mia raccolta "Madeleines mon amour" (sono sempre ben accetti e graditi nuovi contributi )



E' meglio essere un uomo malcontento che un maiale soddisfatto, essere Socrate infelice piuttosto che un imbecille contento, e se l'imbecille e il maiale sono d'altro avviso ciò dipende dal fatto che vedono solo un lato della questione.
(John Stuart Mill: "L'utilitarismo")


Maialini brioches alla marmellata e crema extradark di nocciole





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